In qualcosa come 13 minuti, Beyoncè ha messo a tacere ogni voce di polemica sul suo anthen pre-rec (maligni già ampiamente smerdati in conferenza stampa)
Perfettamente perfetta, ha performato sublimemente proponendoci uno show memorabile con il solito seguito d ballerine e musiciste.
Il palco che, illuminato, faceva comparire due visi uno di fronte all'altro dove all'interno urlavano i fan in delirio, il led che si alza e si abbassa, che ha dato vita al balletto "in power point" sulle note di Baby Boy, medley con le riesumate Kelly Rowland e Michelle Checcessa, giustamente con i microfoni di un volume inferiore rispetto a quello della Regina e prontamente allontanate dal palco una volta terminato il siparietto amarcord.
Mini abito da far tremare d'invidia Xena e gran finale di Halo con fuochi d'artificio.
In poco meno di un quarto d'ora, Beyoncè insegna che per fare tremare uno stadio non occorre andare oltre i propri limiti naturali, imbaracconirsi all'inverosimile e sembrare ridicoli e, soprattutto, cantare in playback sfacciato con un'orda di ballerini che ti reggono il gioco (Ogni riferimento NON è puramente casuale).
Beyoncè live è una bomba che canta balla ed intrattiente.
Un'altra bella pagina della storia dello sport è stata scritta!
Dopo questa sera, nei ricordi dei fans del superbowl riecheggerà una sola domanda: MADONNA WHO?
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